Il portiere è ufficialmente il primo acquisto dei granata: dopo due stagioni altalenanti nel mirino c’è Russia 2018. E il Mondo lo allenò alla Cremonese
Dubbi non ce ne sono più. Dopo una trattativa lunga un mese Salvatore Sirigu è ufficialmente un nuovo giocatore del Torino. Finalmente. Sì, perchè in casa granata al portiere classe ‘87 ci pensavano dalla scorsa estate. Dalla sessione che poi, nei caldi giorni conclusivi, vide l’approdo di Joe Hart all’ombra della Mole. La dipartita del guardiapali britannico per il ritorno al City aveva convinto il club di Urbano Cairo a muoversi con anticipo, per consegnare a Mihajlovic un altro profilo di sicura affidabilità. Tanti i nomi accostati ai granata, una sola la prima scelta. Quella, alla fine, che il Toro è riuscito a mettere sotto contratto con un accordo biennale, da 1,3 milioni a stagione più eventuali premi. Il portiere nativo di Nuoro arriva da due stagioni non certo esaltanti, ma la voglia di riscatto è tanta. Nel mirino c’è una continuità d’impiego da ritrovare e il Mondiale, quello di Russia 2018, da raggiungere (sempre che l’Italia riesca a staccare il pass, ovviamente).
Tra le fila del Paris Saint-Germain sono stati tredici i titoli conquistati, corredati da due premi come miglior numero uno della Ligue 1. 190 presenze in cinque anni, di cui 30 in Champions League. Certezze e successi dell’avventura parigina messi in discussione, però, dall’arrivo del pari ruolo Trapp nel 2015. Qualche errore di troppo e subito le esclusioni, accolte da Sirigu con dichiarazioni non certo amorevoli nei confronti della piazza. Poi, nella stagione appena conclusa, sono arrivati i prestiti al Siviglia, dove non ha trovato spazio e all’Osasuna.
Il Piemonte l’ultima tappa di una carriera vissuta – con qualche ulteriore parentesi – tra Sardegna, Sicilia, Francia e Spagna. Il Palermo il club che lo ha lanciato in Serie A. Squadra, quella, dove iniziava a muovere i primi passi europei Afriyie Acquah, proprio nella stagione che ha visto l’esplosione del neo granata, e che annoverava nell’organico anche due grandi ex granata come Glik e Darmian. Ma i legami con il Torino non finiscono certo qui. Stagione 2007-2008, il giovane Sirigu si trasferisce in prestito dai rosanero alla Cremonese. Fu l’allenatore dei grigiorossi ad insistere affinché la dirigenza procedesse all’acquisto del guardiapali: “Sarà il portiere dei prossimi dieci-quindici anni”, disse il tecnico per convincere il presidente Arvedi. Su quella panchina sedeva Emiliano Mondonico che in quella stagione a Cremona puntò fortemente su Sirigu. Il Mondo ci aveva visto lungo. E con una benedizione tanto granata, l’avventura del nuovo portiere del Toro non può che iniziare sotto i migliori auspici.
Beh che dire: come primo colpo è assolutamente azzeccato! Addirittura senza pagare il cartellino: complimenti!!!
Benvenuto!
Guardiapali ne abbiamo?
Certo che Gigi se le va a cercare. Chi se ne fotte degli articoli su Belotti. Mah, alle volte mi sembra che non ci stai proprio.
Pensavo fosse chiaro che era una provocazione….:-)